Nemesi d’aprile (2018)

di Serena Castro Stera e Angela Aurora Luzzi

In una giornata d’aprile durante un ordinario percorso in autobus Virginia e Viola, due donne che non si conoscono, vengono rapite dall’autista. Abbandonate su di un’isola deserta, stringono subito un rapporto empatico e, obbligate all’attesa del loro destino, cercano di organizzare una resistenza al rapitore che, da indizi raccolti sull’isola, pare essere uno stupratore assassino.

L’uomo si presenta il giorno dopo sull’isola e il suo atteggiamento conferma la tragica ipotesi delle due donne; senza tanti preamboli aggredisce Virginia, ma sarà ferito a morte da Viola. Una barca preleva le due donne: è il fratello del rapitore che da tempo ne conosce le infamie senza avere il cuore di intervenire denunciandolo.

La fine è aperta: le protagoniste sconvolte dall’accaduto non sanno se rimanere sulla barca che naviga ad oltranza o tornare alla loro non meno difficile vita precedente.

La vicenda è narrata in prima persona con la voce alternata delle due protagoniste (due penne diverse), che attraverso un continuo dialogo interiore ricostruiscono il panorama della loro inquieta vita sentimentale e familiare, mentre allo stesso tempo descrivono gli avvenimenti contingenti.

Si inserisce ogni tanto una voce narrante che descrive oggettivamente quello che accade.

Le due protagoniste nel loro narrare dirigono a volte lo sguardo verso un Lettore e una Lettrice, di cui seguono le vicende in quanto intruse nelle loro vite, poiché protagoniste del romanzo che entrambi stanno leggendo.

BREVE SCHEDA DELLE AUTRICI

Serena Castro Stera, nata a St Charles (USA) il 15/04/1960, impiegata presso l’Università degli Studi di Trieste ha pubblicato tre libri di racconti Dell’amore e di una pietra (Bononia University Press – 2011), Erano solo tre ciliegi (Terra d’ulivi ed.- 2014), Ladri d’ulivi (Terra d’ulivi ed.- 2015). Con i suoi racconti, al tempo inediti, ha vinto dal 2005 in poi svariati premi letterari (Leone di Muggia -TS, Montello -TV, Il Litorale -MS, Donati -PT, Tiziano Terzani –FI, Ma adesso io -Faenza, Gamberini -Pieve di Cento, Amerino -VT, Moby Dick -Roma, Il Molinello- SI,…) ultimo in ordine di tempo il premio letterario Todaro Faranda (BO – 2011). Oltre i premi molte sono state le segnalazioni. A lei si devono i monologhi di Viola.

Aurora Luzzi. Nata a Acri (CS) il 31 ottobre 1966. Diploma in maturità classica presso il liceo V. Julia di Acri. Laurea in Lettere Moderne presso l’Unical di Arcavacata (Cosenza). Ricopre il ruolo di bibliotecaria presso il Politecnico di Milano. Pubblica il suo primo libro Se mi racconti per Terra d’Ulivi (Lecce) nel 2014. Vince il premio Mercede Mundula a Cagliari nell’aprile 2015, il Premio Letterario Città di Arcore nel 2016, e alcuni altri. Riconoscimento a novembre 2015 per il libro Se mi racconti del marchio di qualità alla rassegna della Microeditoria di Chiari. Nel 2016 pubblica sempre per Terra d’Ulivi Edizioni il secondo libro Le Intermittenze dell’amore. A lei si devono i monologhi di Virginia.