Il Boccioni ritrovato – 27 luglio 2017, MAON di Rende

Il 27 luglio 2017, alle ore 18:30, verrà esposto al pubblico in prima assoluta il dipinto inedito di Umberto Boccioni, Due alberi in riva la mare, 1908, olio su tela, cm 54,5×65, proveniente da una importante collezione privata romana.


L’opera verrà presentata da Alberto Dambruso, che ha curato assieme allo storico dell’arte Maurizio Calvesi il Catalogo generale del fondatore del Futurismo (Ed. Allemandi, 2016), e da Tonino Sicoli, direttore del MAON nonché autore di diverse mostre e pubblicazioni su Boccioni. 


Nel corso della serata sarà presentato anche l’importante volume, che raccoglie tutta l’opera dell’artista. Verrà proiettato, inoltre, il documentario “Il ritorno di Boccioni a Reggio”, prodotto dalla RAI e curato da Marcello W. Bruno e Tonino Sicoli, con una intervista a Maurizio Calvesi, girato in occasione della mostra su Boccioni prefuturista tenutasi al Museo Nazionale di Reggio Calabria nel 1984. Nel filmato è ricostruita una “intervista impossibile”, fatta con frasi reali tratte dagli scritti di Boccioni, che è interpretato dall’attore Francesco Gigliotti.
Due alberi in riva la mare

“L’opera è collocabile al 1908, periodo in cui Boccioni era principalmente intento a a rappresentare le campagne nei dintorni di Milano, città nella quale si era trasferito alla fine del del 1907. Vicino stilisticamente al dipinto ‘Treno che passa’ per l’andamento delle pennellate distribuite a tocchi veloci e obliqui, e per la tavolozza chiara il nuovo paesaggio rappresentata con esso alcune affinità anche di soggetto: in entrambi i dipinti si scorge la presenza dell’acqua sullo sfondo. Se l’intento è più realistico in ‘Treno che passa’, in cui il mare è punteggiato da barche a vela, in questo inedito paesaggio il mare è evocato da una banda azzurra, più scura del colore del cielo, che si staglia luongo la linea dell’orizzonte. Il dipinto intrattiene inoltre delle affinità con l’opera ‘Il ponticello’ in particolare per il trattamento della fronda dell’albero, molto simile a quelle che troviamo in questo inedito olio su tela.” (Alberto Dambruoso, Cat. Gen. n. 1146, pag 546 )

“La pittura sottile, rapida e filamentosa si collega a diverse opere prefuturiste della collezione Chiattone di Lugano, tutte opere eseguite attorno al 1908: ‘Il treno che passa’, ‘Filari di alberi’, ‘Alberi’, ‘Casolare’, ‘Contadine al lavoro’, ‘Paesaggio lombardo’. Anche la stesura gialla densa e corposa, trova strette corrispondenze con ‘Campagna’, attribuita come data al 1903 ma più probabilmente del 1908, per una incerta lettura dell’ultima cifra apposta sotto la firma e dopo la scritta ‘Gennaio Padova’ (cfr. Cat. Gen, n. 51, pag 235 ). 
Anche la composizione del paesaggio con il taglio dell’orizzonte a metà, una fascia intermedia fra cielo e terra, gli alberi lievemente obliqui o con l’ampia chioma sagomata rimanda ad opere come ‘Il Ponticello’, ‘Autunno nei dintorni di Milano’ e soprattutto ‘Campagna con gelsi’ (cfr. Cat. Gen. n. 47, pag 234 ) ad alcuni disegni come ‘Studio di alberi e urna’ (cfr. Cat. Gen. n. 133, pag 253 ) e ‘Studio di albero con urne’ (cfr. Cat. Gen. n. 134, pag 253 ).” (Tonino Sicoli) 

MAON – MUSEO D’ARTE DELL’OTTO E NOVECENTO 
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tel. 392 7748505 – info@maon.it
Apertura da Martedì a Sabato. Chiuso i festivi e il lunedì.
10:00 / 13,30 – 16,30 / 20:00
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