EST di Gianluigi Ricuperati

EST (2018)

di Gianluigi Ricuperati

Editore: Tunué
197 p.

EAN 9788867903047

consigliato da Federico Francesco Guzzi

Piccadilly Circus, Londra. Mezzanotte. Un fotografo di moda dalla vita emotiva divisa è stato invitato a un misterioso appuntamento di lavoro. Varcata la soglia del civico 99, si ritrova in un cosmo separato, in cui ogni dettaglio rimanda all’Unione Sovietica: è la casa di produzione di Igor Olensky e del suo sogno artistico, la realizzazione di un titanico film che anziché utilizzare attori mette in scena una vera e propria realtà parallela, con centinaia di persone ingaggiate per vivere in modo stabile nel passato stalinista, sulle tracce della vita di un grande scienziato sovietico. Tra l’eccentrico russo e l’inquieto fotografo nasce un’amicizia intessuta di ammirazione e paura; quando a quest’ultimo verrà proposto di diventare l’occhio ufficiale dell’impresa, si troverà diviso tra Milano e Londra, tra fascinazione e inquietudine, tra l’attrazione per un’enigmatica ragazza e il confronto con le doppie vite di Igor e dei protagonisti del film, e sentirà un messaggio interiore: deve cambiare la sua vita e coincidere finalmente con se stesso.

Il commento di Federico

“EST”. Traendo spunto da una vicenda surreale (l’incontro con uno strano personaggio russo che a Londra ha un progetto stravagante), il romanzo in realtà indaga la condizione esistenziale del protagonista il quale ha un rapporto con la moglie ordinario e oramai privo (qualora ci sia mai stato) di amore. I viaggi a Londra, scanditi dal ritorno nelle mura domestiche, le dissertazioni potenti, profonde, sul rapporto di coppia, sono l’origine di un nuovo inizio, e dunque di un cambiamento. Ciò che colpisce è l’atmosfera creata da Ricuperati in cui l’incontro con l’oscuro personaggio russo mette sul tappeto temi più grandi: la precarietà, il mistero, tutto all’interno di uno scenario che si presenta al contempo reale e apocalittico. E proprio qui sta la cifra del romanzo, l’ondeggiare tra reale e surreale, il che è poi il tratto proprio dell’esistenza, fatta di rapporti oscuri (che oscillano tra fascino e paura), spesso precari e in bilico, in cui ciò che è chiaro diventa oscuro e viceversa, in un continuo gioco di specchi. Est non è un romanzo facile, richiede uno sforzo al lettore nell’individuare questo sottotesto ed i continui rimandi al non detto, a ciò che è stato e potrebbe essere, a ciò che (forse) sarà; la lettura implica una immersione più che in una mera narrazione, in un spazio non solo fisico ma costellato da non-luoghi e da atmosfere che rimandano a qualcosa di più ampio in cui i fatti sono solo piccoli frammenti nel più ampio (e oscuro) schema delle cose.

 

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